1. |
Falce e Bordello
03:46
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Noi rivoluzionari per il disturbo non piazzeremo bombe
Non gambizzeremo, ne pesteremo a sangue
Non sentiamo il bisogno di compagni, ma l'appoggio è gradito
Noi bruceremo timpani a chi se la sente, ma soprattutto a chi non se la sente
Per il noise, per Isa
Spezzeremo le catene che ci tengono ancorati a terra
Farà paura saltare subito dopo aver imparato a camminare
Farà paura
Fratelli senza Abele ma carichi di bile
Falce e Bordello per scuoterci da dentro
Capelli bruciati e mura devastate
Questo è quello che rimane
Questo è quello che rimane
Il sangue sugli strumenti di tortura, i sorrisi
Il sangue e i sorrisi
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2. |
Delle Ripe
04:00
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Sai, oggi siamo andati da quel signore anziano
Siamo passati a trovarlo
C'era stato un temporale
In quell'appartamento senza finestre
La casa era inagibile
C'era una caldara di rame rovesciata da una parte
Polvere ovunque e cumuli
Di cose indecifrabili
Polvere ovunque e cumuli
Di cose indecifrabili
E il fucile, con la cartuccia ancora in canna
Non oggi, non ancora
Parole sconsolate che riecheggiavano in quella baracca
Non oggi, non ancora
Non oggi, non ancora
E una domenica mio padre mi disse
Sai, oggi è venuto a mancare quel signore anziano
Erano entrati a casa sua e tutto era fermo
La caldara di rame rovesciata da una parte
Polvere ovunque e cumuli di cose indecifrabili
Polvere ovunque e cumuli
Di cose indecifrabili
E il fucile, con la cartuccia ancora in canna
E Mondo riposava
14 maglie addosso non bastavano
La stufa a gas consumava troppo
Vivere era un lusso
E non c'era cosa
Che potesse andar peggio
Peggio di così si muore
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3. |
La Gioventù Attacca
03:16
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Epitaffio di Isa
"Scorre tutto ma non per noi
Mai rimanere fermi, mai
Il mio corpo, è il mio
Il mio cuore, fermo"
Ruota le tue spalle
Apri il tuo petto
Preparati al peggio
La gioventù attacca
La gioventù attacca
La gioventù attacca
La gioventù attacca
Perché un po' di sangue serve
Anche nella migliore delle feste
Perché un po' di sangue serve
Sempre
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4. |
Intermezzo
03:24
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Ognuno di noi ha due lupi dentro di se
Ad ognuno conviene imparare a ballarci insieme
Come Kevin Kostner
Gli indiani hanno le frecce
I neri hanno il ritmo nel sangue
Ma io uomo bianco
Ho la forza distruttiva
Per ballare sulle loro tombe
È un luogo comune
E un posto fantastico
Per fare un picnic
Un magnifico luogo comune
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5. |
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Come un polpo senza tana
Tra i tesori degli oceani
Stammi lontana o sfodera
Tentacoli su tentacoli
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6. |
Ronde
03:20
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Giri settimanali scanditi da un puntuale ritardo
I miei piedi tritano kilometri
Paesaggi già visti e gente
Gente che speri di vedere
Orde di polo e pantaloncini stretti
Siamo forse delle teste di cazzo?
Siamo forse delle teste di cazzo?
Sì
Voi che siete qui fermi a guardarvi da una vetrina
In una strada che corre
Ma non sa dove andare
Non vi manca cluedo o bruciare le formiche?
Chiedo troppo se stasera chiedo
Di non fermarci ancora?
Chiedo troppo se stasera non faremo la classica ronda?
Che tutto succede
Quando non ci siamo
E dove non ci siamo
Quando non ci siamo
E dove non ci siamo
Quando non ci siamo
E dove non ci siamo
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7. |
Food Coma
04:59
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È finito un altro trauma
È passata un'altra festa
Che hai passato distaccato
Dal clima generale di festa
Sei incompreso e gonfio di te
E pieno di cibo
E pieno di pesi sul petto
Che sia una fetta di dolce di troppo
O quello che ti sforzi di non dire
Perché non si sa mai
Come va a finire
Come va a finire
Un parente è pur sempre un parente
Anche se è un estraneo di cui non ti importa niente
Un finto zio d'America in paglia e compensato
Che vive per rivangare i traumi di un passato vicino
E si ride di gusto
E si muore più spesso
Sul divano che su di un vero letto
E se ti tieni dentro tutto è
meglio
Si esploderà con più fragore
Quando X metterà il programma Y alla televisione
Mara Venier parla con un esperto
Dicono tante di quelle banalità oneste
Tipo
"Dopotutto qualche pugno vola
Anche nella migliore delle feste"
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8. |
Il Diario
05:08
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E mentre voi eravate occupati a settare i vostri strumenti
Loro sono entrati in casa e l'hanno messa a ferro e fuoco
Avevate promesso di proteggermi e di darmi una mano a farmi valere
Ma se è troppo tardi o lontano tanto vale sparire
Non farsi vedere
Mentre battevo coi pugni alle assi di legno
Voi tenevate con me il tempo di ogni bisogno
E quando hanno fatto
Ciò che hanno detto
Voi eravate con me sotto il tetto ad aprire un varco.
Ad aprire un varco.
Tra l'aprile e il maggio
Tra l'aprile e il maggio
Guardami che mangio
Croste di formaggio
Avremmo fatto un aereo coi resti dei pasti
I cartoni di pizza e le lattine di coca
Pur di scappare
Non è mai troppo tardi o lontano
Per salutarti e poi
Vederti partire
Vederti partire
Non è mai troppo tardi o lontano
Non è mai troppo tardi o lontano
Non è mai troppo tardi o lontano
Non è mai troppo tardi, ho lottato
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Isa Roseid Iesi, Italy
Gli Isa Roseid sono un trio noisecore di Jesi - e dintorni - nato nel 2017 e composto da Giovanni alla voce, da Riccardo alla batteria e da Edoardo al basso.
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